L’invenzione è in grado di ridurre la velocità del piede e di immagazzinare la sua energia in un gruppo di molle per permettere al corpo di continuare liberamente i suoi movimenti senza ulteriori interazioni con l’esoscheletro

 

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Ente di Ricerca:

Scuola Superiore Sant'Anna

Priorità e ambiti:

Scienze della Vita